Le miniere di ferro alpine e la loro memoria
Con l’evento di presentazione tenutosi il 17 marzo a Novaggio (Canton Ticino), ha preso ufficialmente il via un importante progetto Interreg che mira a valorizzare il patrimonio archeo-minerario e metallurgico legato allo sfruttamento di giacimenti ferrosi dell’area transfrontaliera tra Italia e Svizzera.
L’iniziativa, di durata triennale e denominata Memorie di Ferro (MemFer), nasce dalla consapevolezza dell’importanza storica e culturale di questi territori, caratterizzati da secoli di sfruttamento delle risorse del sottosuolo e dalla diffusione di conoscenze tecniche che, in determinati periodi storici, hanno rivestito un ruolo di grande rilevanza socio-economica per questa porzione dell’arco alpino.
La realizzazione del progetto, possibile grazie all’operazione cofinanziata dall’Unione Europea nell’ambito del Programma di Cooperazione Interreg VI-A Italia-Svizzera 2021-2027, permetterà di sviluppare un’offerta didattica e turistico-culturale, capace di valorizzare le tracce di un passato storico e industriale di grande rilievo allo scopo di promuovere un turismo sostenibile, rispettoso della storia e delle tradizioni, e capace di stimolare nuove opportunità economiche.
Il partenariato è costituito per l’Italia dai comuni di Postua (capofila) e Ailoche, situati a cavallo tra Biellese e Valsesia, insieme a quello di Brosso nel Canavese, mentre oltrefrontiera dalla Fondazione Valle Morobbia e dall’Associazione Miniera d’oro di Sessa, quest’ultima già coinvolta nel precedente progetto “MinerAlp”, al quale si vuole dare naturale continuità. Sostengono questi attori principali, oltre alle rispettive istituzioni provinciali e cantonali, una serie di associazioni storiche, scientifiche e filantropiche che sono chiamate a contribuire alle ricerche congiunte ma soprattutto a costruire fin da subito la rete di supporto territoriale che dovrà dare la necessaria continuità a quanto realizzato.
Proprio all’area situata tra il Biellese e la Valsesia è dedicata la fetta più consistente del budget di progetto, tanto per la predisposizione alle visite di una delle diverse gallerie minerarie situate nel comune di Ailoche quanto per la realizzazione di un polo museale sulla lavorazione del ferro a Postua, con diversi itinerari a differente difficoltà che uniranno queste due nuove realtà toccando i luoghi più significativi dell’attività mineraria e metallurgica della valle Strona, di cui si hanno notizie fin dal Medioevo ma che rispetto a quelle più note di Brosso e Valle Morobbia risulta pochissimo conosciuta.
A questo riguardo il DocBi-Centro Studi Biellesi e la Società Valsesiana di Cultura stanno già operando congiuntamente nelle ricerche storiche, economiche e demografiche per chiarire il quadro di riferimento dell’attività mineraria, mentre la Fondazione Valsesia ha iniziato, attraverso la mediazione delle amministrazioni comunali di Postua e Ailoche, a costruire la collaborazione con le comunità locali tramite incontri che via via riguarderanno le associazioni, le realtà economiche e le scuole. Questo per stimolare il coinvolgimento civico in un processo di co-scrittura delle fasi di progetto da sviluppare, da immaginare e realizzare con la collaborazione e l’assunzione della corresponsabilità di tutti, con particolare sensibilizzazione delle giovani generazioni, affinché le ‘memorie di ferro’ vengano custodite e possano essere mantenute e valorizzate nel tempo.
A regime, si agganceranno alla rete del nuovo parco minerario anche gli svariati musei di archeologia, scienze naturali ed ecomusei distribuiti sul territorio biellese, valsesiano, canavesano e ticinese, creando un’offerta interconnessa e integrata di cui ogni elemento locale non potrà che trarre beneficio.
Come hanno sottolineato a una sola voce le amministrazioni dei tre comuni di Ailoche, Postua e Brosso nell’esplicitare le loro intenzioni e aspettative, con il progetto “Memorie di Ferro”, passato e futuro si incontrano in un viaggio alla scoperta delle loro radici minerarie con però l’obbiettivo di preservare l’ambiente e mantenere l’identità territoriale, creando le basi per uno sviluppo sostenibile duraturo.
Parallelamente al progetto Interreg, le amministrazioni comunali si sono attivate da subito per candidare altre iniziative satellite in bandi locali e regionali, con la finalità di integrare il più possibile “Memorie di Ferro” con altri progetti in corso o in fase di avvio, ampliando la rete dei contatti per creare una nuova offerta turistico-culturale legata all’archeologia industriale.
